la scienza che si occupa di circuiti integrati?
L’ultima rivoluzione nell’elettronica, sottili fette di silicio larghe pochi millimetri sono chiamate ((silicon chip)) o wafer di silicio. Questi chip di silicio contengono migliaia di componenti elettronici altamente precisi, come transistor, resistori e condensatori che sono cablati insieme per forma circuiti elettronici integrato È stato prodotto per la prima volta negli Stati Uniti nel 1958. I chip elettronici di oggi contengono decine di migliaia di componenti diversi, stipati in un’area di circa 30-40 millimetri quadrati e possono memorizzare 64.000 unità di informazioni ( I moderni chipset di fascia alta possono fare la maggior parte delle operazioni vengono eseguite da calcolatori elettronici e sono chiamati (microprocessori). E se la macchina è dotata di un microprocessore, può essere trasformata in un robot. È ora possibile produrre centinaia di questi chip contemporaneamente, utilizzando una varietà di mezzi tecnici moderni che includono diversi processi sequenziali precisi, come i processi di imaging utilizzando determinati stampi, perforazione e deposizione di sostanze chimiche che agiscono come impurità (come gli atomi di fosforo ). ) in una rete cristallina di elementi di silicio, per diventare un singolo wafer di silicio che alla fine funge da semiconduttore da cui sono costruiti i transistor. Al termine del processo di fabbricazione del chip elettronico, viene posto uno strato di materiale in alluminio da cui viene ricavata una cappa, e successivamente inciso per formare un collegamento con il circuito esterno.
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Definizione di circuito integrato (o circuito integrato come segue)
Circuiti in cui tutti o alcuni dei componenti del circuito non sono elettricamente separati e interconnessi in modo da essere considerati indivisibili ai fini edilizi e commerciali.
I circuiti integrati soggetti a questa definizione possono essere costruiti utilizzando una varietà di tecnologie, inclusi transistor a film sottile, tecnologie a film spesso, circuiti integrati ibridi o circuiti integrati monolitici.
La prima idea di circuiti integrati è stata avviata da uno scienziato radar britannico di nome Geoffrey W.A. Dummer (nato nel 1909). E che lavorava per la Royal Radar Corporation del Ministero della Difesa britannico. Lo annunciò a Washington nel maggio 1952. Ma non fu mai in grado di fabbricarlo. L’idea di base dei circuiti integrati è quella di creare piccoli quadrati di ceramica (wafer), ognuno dei quali contiene un elemento miniaturizzato. Questi elementi possono quindi essere combinati in una rete unita 2D o 3D. Questa idea, che sembrava molto promettente nel 1957, fu presentata all’esercito degli Stati Uniti da Jack Kilby, che gli fornì tutti gli incentivi possibili, per introdurre finalmente un nuovo progetto rivoluzionario, ovvero i circuiti integrati, che ora sono noti come IC. Il primo circuito integrato è stato realizzato indipendentemente da due scienziati: Jack Kilby, che lavora per Texas Instruments, che era un “circuito solido” fatto di germanio, e l’altro scienziato è Robert Noyce, che ha lavorato per Fairchild Semiconductor e che ha realizzato un altro circuito complesso rispetto al suo predecessore, basato sul silicio.